La fine della formazione generale rappresenta una prima presa di coscienza rispetto a quello che sarà l’anno di Servizio Civile. Nel mese fatto di lezioni, incontri, lavori di gruppo le tematiche affrontate sono state diverse, come anche le realtà con le quali i ragazzi si sono interfacciati: storie di solidarietà, di impegno, di cittadinanza attiva e riflessioni sulla storia del Servizio Civile e sulla partecipazione al cambiamento, sia in Italia che all’Estero.
Nell’ultimo incontro di monitoraggio sull’esperienza del corso, è stato chiesto ai volontari di presentare dei lavori che sintetizzassero il mese trascorso insieme e cosa la formazione è riuscita a suscitare in loro.
La narrazione di questo mese di formazione inizia con l’imbarazzo nel conoscersi attraverso lo schermo, con alcuni silenzi assordanti e con qualche problema tecnico. Poi le domande, le risate, la commozione e l’ascolto partecipato hanno contribuito a costruire una storia diversa, al centro della quale non poteva che esserci la parola “insieme”.
Questa formazione generale è stata per i ragazzi intensa, stimolante e sorprendente, un momento di apertura e avvicinamento.
Ma più di ogni altra cosa è stata confronto e condivisione di obiettivi, speranze e desideri per il futuro.
Diverse sono le motivazioni che hanno spinto questi ragazzi a fare il Servizio Civile e tante sono le aspettative per questo anno: la formazione generale ha contribuito ad aumentare gli stimoli, le consapevolezze e la voglia di mettersi in gioco.
In ogni fine c’è un nuovo inizio e per questi ragazzi con la chiusura della formazione generale comincia la vera esperienza, quella che li vedrà impegnati in diverse città d’Italia a costruire ponti e a essere cittadini attivi.
Distanti solo fisicamente, perché uniti dalla stessa scelta di valore.