Ciao a tutti! Noi siamo Nadia e Francesca, rispettivamente da Cuneo e da Trento.
Ci è stato chiesto di scrivere delle nostre emozioni vissute fin’ora nel nostro viaggio in Romania.
Diciamo che di emozioni non ne sono mancate sin da subito: appena atterrate, nell’aspettare le nostre valigie, la prima è stata per me la tranquillità di averla ritrovata, per Nadia invece l’ansia della sua possibile perdita.. Cosa che purtroppo è successa.. Quindi il famoso detto “chi ben comincia è già a metà dell’opera” è meglio lasciarlo da parte per ora.. Al di là di questo, il viaggio in macchina dall’aeroporto all’Associazione ospitante è stato molto ricco di sentimenti: gioia per essere finalmente arrivate in Romania, un pizzico di tristezza per gli amici appena salutati, imbarazzo per la poca conoscenza fra di noi ma sopratutto tranquillità, al di là di tutto una grande tranquillità: finalmente siamo arrivate dove volevamo arrivare da ormai molti mesi.
Appena arrivate al “Villaggio dei Ragazzi Fabio, Sergio e Guido” (così è chiamato il complesso di case e strutture dell’Associazione Mladita nel quale vivremo per il prossimo anno) siamo state accolte dalle famiglie le quali ci avevano preparato un buonissimo pranzo, consumato poi tutti assieme. Sin da subito ci siamo sentite accolte in questa grande famiglia fatta di tante famiglie, le quali ci hanno trasmesso molto affetto e voglia di prendersi cura di noi.
Nei giorni successivi siamo state travolte da molte cose da fare, dalle più semplici come sistemare il nostro appartamento a quelle più logistiche come definire gli orari delle attività e sopratutto iniziare il corso di rumeno! Su questo non abbiamo perso tempo, appena dopo pranzo abbiamo conosciuto Doamna (Signora) Tatiana, una maestra delle elementari del villaggio vicino, la quale sarebbe stata la nostra insegnante di lingua rumena per le prossime due settimane! Dal lunedì al venerdì, due ore ogni giorno.. Doamna Tatiana è una donna molto energica, e quando diciamo energica vorremo sottolineare il fatto che è proprio impossibile “appisolarsi” nelle sue lezioni, cosa che sarebbe capibile dato che combaciano proprio nel momento della giornata nel quale sarebbe consigliabile abbandonarsi al sanissimo abbiocco post-prandiale, ed invece no! È impossibile perché il suo tono di voce lo rende praticamente tale (basta dirvi semplicemente che le lezioni erano nel nostro appartamento ma nonostante questo le sentivano anche la famiglia che abita sotto di noi e chiunque si trovasse a passare sotto la finestra semichiusa di casa nostra). Comunque siamo molto entusiaste per questo corso anche perché Doamna Tatiana non sa l’italiano e quindi siamo state obbligate sin da subito a cercare di capire il più possibile (anche a gesti) cosa volesse dirci e poi a parlare con lei in rumeno, mica in italiano! Preparate al meglio da Tatiana possiamo definirci ormai “pronte” per il doposcuola con i bambini..
Sono ormai due settimane che li aiutiamo a fare i compiti ma ogni giorno ha sempre qualcosa di diverso: un giorno sei super entusiasta, un giorno un po’ meno, un altro sei arrabbiata perché il tal bambino ti ha fatto dannare, un altro non riesci a spiegarti in rumeno ed allora ti abbatti, un giorno ti senti un eroe perché finalmente quel bambino ha imparato (grazie a te o in parte) come si fanno le moltiplicazioni in colonna e un giorno ti senti immensamente felice. Felice perché un bambino ti chiama per nome, ti guarda e ti stringe, così forte che hai paura che si possa far male. E credeteci, tutti gli altri giorni non contano nulla, perché dopo questo giorno tutto si annulla e si riparte! Si capisce che aspettiamo con ansia i giorni del doposcuola!
Possiamo dirvi che per ora non abbiamo molto altro da dirvi sulle nostre attività.. Il nostro servizio, come crediamo anche quello di tutti gli altri ragazzi di servizio civile, si costruisce un po’ giorno per giorno!
Vorremo concludere dicendovi questo: come avrete capito di emozioni ce ne sono state e di tutti i gusti ma quella che vorremo sottolineare è questa: non ci stancheremo mai di sorprenderci, per i colori del cielo al tramonto, per gli incontri per strada nei villaggi vicini, per quello che i bambini ti fanno, per i progressi con la lingua, per un invito a cena delle famiglie che ci ospitano, per una parola in più, per una risata assieme ma sopratutto per le piccole cose. Lasciarsi sorprendere ogni giorno dalle piccole cose è l’augurio che vogliamo fare a tutti!
Con affetto,
Nadia e Frens